Il corpo in soccorso del cervello flessioni contro la demenza senile
Che l`attività fisica facesse bene a giovani e adulti non era un segreto. E che provocasse effetti benefici anche sugli anziani era prevedibile. Ma che giovasse sulle condizioni delle persone affette da demenza senile non era ancora stato dimostrato. Finora.
Uno studio realizzato dai ricercatori del Royal Perth Hospital, in Australia, pubblicato sull`ultimo numero della rivista Journal of the American Medical Association, ha mostrato come l`esercizio fisico fornisca un valido aiuto per i problemi di memoria causati da demenza senile o da disturbi neurodegenerativi.
La ricerca è stata realizzata sottoponendo un gruppo di 170 ultracinquantenni affetti da demenza senile, a diverse sedute di ginnastica dolce per un periodo di sei mesi, all`interno delle loro abitazioni, coadiuvati da un`equipe di fisioterapisti e istruttori specializzati. Le sessioni (della durata di 50 minuti) prevedevano: lunghe passeggiate, yoga, esercizi di respirazione e di allungamento.
L`esercizio fisico ha prodotto risultati considerevoli: è stato attestato un accrescimento del grado di attenzione dei soggetti dovuto alla maggiore irrorazione sanguigna nelle regioni cerebrali. Gli anziani hanno rivelato una nuova capacità di concentrazione, legata alla riattivazione del cervello. Il che ha influenzato anche la qualità della loro vita. Gli effetti benefici acquisiti durante i sei mesi di attività sono inoltre perdurati anche durante l`anno successivo all`interruzione dell`esperimento. Tale ricerca ha dimostrato concretamente il rapporto diretto che intercorre tra attività fisica e aumento della perfusione delle aree cerebrali addette alle funzioni cognitive, che in passato era stato soltanto ipotizzato.
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